lunedì 19 aprile 2021

Intervista a Anthony Caruana, musicista e scrittore segnalato al Premio Strega.

"Ciascuna esperienza

è per me elemento di crescita.

Nel confronto e nell’ascolto dell’altro

si gettano le basi per migliorarsi."





-Sappiamo, per averti più volte presentato come componente della giuria del nostro Premio Letterario, che la musica quanto la scrittura sono per te due espressioni artistiche molto importanti. A quale tra le due passioni ti sei avvicinato per primo? E la famiglia, a suo tempo, seppe assecondare le tue scelte?

La musica è sicuramente la prima espressione artistica a cui mi sono avvicinato. È di fatto la mia professione. Ho sempre amato però scrivere e ho frequentato il Liceo Classico. I miei studi di formazione, poi, si sono concentrati sulla chitarra, la composizione e l’arrangiamento. Far condividere queste due passioni, in me ora molto forti, è affascinante. In qualche modo mi piace pensare che comunicano l’una con l’altra.

Per quanto riguarda la mia famiglia, sono stato molto fortunato in quanto i miei genitori hanno sempre assecondato con entusiasmo le mie decisioni, senza ostacolarmi in alcun modo, anzi, spronandomi a dare il massimo in ogni occasione.

 



-Hai avuto incontri fortunati, persone e/o maestri che ti hanno aiutato nella crescita?

 La lista sarebbe molto lunga. Ma ho comunque il piacere di citare il maestro Annibale Fioretti che è stato il primo a trasformare le mie emozioni in note.

Per quanto riguarda la narrativa, devo molto a Paolo Restuccia, docente della scuola di scrittura creativa Genius di Roma, e al mio editore Jean Luc Bertoni.

In linea di massima, cerco di fare tesoro di tutti gli incontri che la vita mi riserva. Ciascuna esperienza è per me elemento di crescita. Nel confronto e nell’ascolto dell’altro si gettano le basi per migliorarsi.

Racconto un piccolo aneddoto che riguarda la prima volta che ho conosciuto Jonathan Coe – un autore che amo da anni –. Ero di fronte a lui con un suo libro in mano e non riuscivo a spiccicare una parola; ci siamo fissati a lungo, poi lui mi ha sorriso per rompere il ghiaccio e ha cominciato a farmi delle domande, non curante della fila che si era formata dietro di me per il firmacopie.

In ambito musicale, invece, una volta mi ritrovai a parlare, alla fine di un concerto, con il chitarrista Scott Henderson come fossimo vecchi amici, facendo le quattro del mattino.

Ho voluto fare questi due semplici esempi per dire che spesso la caratteristica che accomuna i più “grandi” è proprio l’umiltà. È uno degli insegnamenti più importanti che ho avuto da questi incontri.


-Coltivi altre passioni?

 Molte. Tra le varie cose, amo giocare a calcio, viaggiare, fare trekking e guardare serie TV.

 


 -In che modo oggi riesci a conciliare musica e scrittura?

Non è sempre facile, principalmente per questioni di tempo. L’importante è programmarsi bene il lavoro da fare, darsi delle piccole tabelle di marcia da rispettare. Cercare, inoltre, di selezionare, quando è possibile, attività che comunque diano soddisfazione professionale ma soprattutto personale.

 


-Nel 2017 esordisci con il romanzo Venerazione - Bertoni Editore - un affresco demoscopico sulle abitudini sessuali dell'umanità alienata, nelle metropoli contemporanee. Come ti sei preparato ad affrontare un tema così complesso?

È stato avvincente entrare nel mondo di Sergio Ranzetti, l’architetto protagonista del mio primo romanzo. In realtà, in questo caso specifico, mi sono lasciato letteralmente guidare dalle sue ossessioni, dalle sue manie e perversioni. L’ho lasciato libero di muoversi nel suo campo d’azione e nell’ambientazione che gli ho costruito intorno – New York per la precisione –. Inoltre, appena ho delineato il personaggio femminile, Luna, il resto è venuto da sé. È stato divertente mettere in scena alcune pagine, nonostante la tematica disturbante.

 



-Il 2020 è l’anno del tuo secondo romanzo Contorni opachi, sempre per la Bertoni Editore. Nella trama riesci a costruire dinamiche familiari dissonanti, come tra l’altro scrive lo sceneggiatore e scrittore Vito Bruschini nel proporti al Premio Strega attualmente in corso. Cosa ha significato per te ritrovare il tuo tra i 62 titoli proposti dagli Amici della domenica del prestigioso Premio Strega?

La gioia di ricevere un riconoscimento del genere è inesprimibile, soprattutto perché del tutto inaspettato. Tutto sommato sono alle prime esperienze di scrittura e ritrovarsi improvvisamente tra i big mi ha sorpreso davvero molto, però, allo stesso tempo, mi ha anche riempito di soddisfazione. Sto prendendo coscienza che la direzione che ho intrapreso, raccontando quello che sento di scrivere, sta andando nella direzione giusta. Leggendo molti dei testi in lizza al Premio Strega, inoltre, ho potuto constatare che, in maniera naturale, mi sono ritrovato a scrivere e parlare di tematiche contemporanee, molto sentite e vicine anche agli altri colleghi scrittori candidati. Essere poi presentato da una persona illustre come Vito Bruschini ha amplificato ancora di più il mio entusiasmo.


-Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto lavorando su diversi fronti: ho terminato due romanzi in attesa di pubblicazione e sto iniziando la seconda stesura di un terzo che avrà una struttura particolare, fuori dagli schemi tradizionali.

Per quanto riguarda la musica, dovrei registrare a breve un secondo disco di miei brani inediti strumentali. 

 

https://www.facebook.com/anthonycaruanaofficial/

Nota biografia
Anthony Caruana nasce a Derby, nel Connecticut (U.S.A.), nel 1978. All’età di quattro anni, si trasferisce con tutta la famiglia a Civitavecchia (RM), dove attualmente vive.
Diplomato in chitarra presso l’Università della Musica di Roma, e specializzato e chitarra jazz, arrangiamento e composizione alla scuola Percentomusica di Roma, è insegnante, lavora come turnista in studio di registrazione e si esibisce in concerti Live. Nel 2013 esce il suo disco Smooth Technology di Contemporary Jazz. Ha frequentato la scuola di scrittura creativa Omero con Enrico Valenzi e Paolo Restuccia (Narrativa 1-2-3/Editing) e attualmente prosegue la sua formazione presso la scuola di scrittura Genius, con Paolo Restuccia.
Nel 2017 vince la Gara del Racconti, il concorso del programma radiofonico Radio1 Plot Machine indetto da RaiRadio1, con il racconto Notizie Oltreoceano, pubblicato nell’edizione 2017 nell’ebook di Rai Eri, da cui è stato realizzato un cortometraggio con la regia di Paolo Strippoli, grazie alla Scuola Nazionale di Cinema.
È autore dell’opera letteraria-musicale Donna d’Ebano.
Nel 2017 viene pubblicato il suo romanzo d’esordio dal titolo Venerazione, edito da Bertoni Editore e distribuito presso le principali librerie italiane e i maggiori store online.
Nel 2017 partecipa come giurato al concorso indetto dall’“International Tour Film Festival”.
Autore di due opere teatrali e di un musical.
Presenta il romanzo Venerazione in tutta Italia (Salone Internazionale del Libro di Torino; Più Libri più Liberi a Roma; Napoli Città Libro, ecc.).
Nel 2018 è ospite al Festival del cinema all’Isola Tiberina.
Nello stesso anno pubblica il racconto Mare Nostrum nella raccolta Il buio fuori e dentro di noi (Marzia Carrocci Edizioni) e partecipa al Premio Bancarella sezione “opera prima” con Venerazione.
A dicembre 2018 esce il suo nuovo libro, intitolato Imperfezioni, per Bertoni Editore: una raccolta di racconti e foto, in collaborazione con il fotografo anconetano Davide Marrollo.
Collabora inoltre come editor con la casa editrice Bertoni Editore.
Nel settembre 2018 partecipa come ospite al programma Radio1 Plot Machine con il racconto inedito L’amore supremo.
Nel 2019 vengono pubblicati dei suoi scritti in opere collettanee di narrativa e poesia: Stai zitta! nell’antologia Il sole nero di Auschwitz (Poeti per la memoria), Bertoni editore; Va’ dove ti pare nell’antologia Poesia luce del mondo, Bertoni editore; Ancora una volta, racconto selezionato per il Concorso Artistico Nazionale “Ponte Vecchio” (Firenze); Il cappello di paglia, menzione d’onore al Concorso Artistico Nazionale “Ponte Vecchio” (Firenze).
Inoltre, partecipa come giurato al Premio Letterario Internazionale “Napoli Cultural Classic”.
Nel settembre 2020 pubblica il suo secondo romanzo Contorni Opachi, Bertoni Editore.
Nel 2020 pubblica per Il Saggiatore il racconto Vedo per la raccolta I giorni alla finestra.
Nel dicembre 2020 pubblica per Bertoni Editore la poesia Unicum nell’antologia Emilia Romagna - omaggio in versi e fotografie.
A gennaio 2021 partecipa all’Agenda Poetica per Bertoni Editore con la poesia Aspetto che arrivi.
A febbraio 2021 pubblica la poesia Ode del silenzio nella raccolta Inno all’amore, poesiaedizioni per Bertoni.
È prevista per la primavera del 2021 la pubblicazione del suo racconto La donna sotto l’albero di ciliegio nella raccolta Raccontami di tè, Bertoni Editore.
È curatore della collana Schegge per Bertoni Editore.

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