martedì 12 aprile 2022

Sezione E - lavori in FINALE e SEGNALATI al 17° Premio letterario intern. NCC

 




Premio Speciale della Giuria a Santoro Agostino per la Poesia "Realtà"
video presentazione del PREMIO SPECIALE



Video presentazione dei lavori in FINALE e SEGNALATI


Lavori meritevoli di SEGNALAZIONE - titoli in ordine sparso


Lavori che accedono alla FINALE

Saranno rivalutate dal Presidente di Giuria, L'editore Giuseppe Laterza
pertanto non si rivelano i nomi degli autori.
titoli in ordine sparso


mercoledì 6 aprile 2022

Nota Introduttiva - PODIO E MENZIONATI al 17° Premio letterario internazionale NCC

La GIURIA chiamata ad esprimersi per i lavori iscritti alla Sezione D - NOTA INTRODUTTIVA (prefazioni e/o postfazioni), composta da Enzo Santese, Gianni Antonio Palumbo, Lucia Guidorizzi e Silvia Favaretto, dopo attenta valutazione, ha definito la seguente classifica:



1° PREMIO a Gandolfo Cascio per l'analisi a "Me pudet-Poesie 1994-2017" di Silvana Grasso, edizioni ETS;

2° PREMIO a Luigi Siviero per la presentazione al proprio lavoro "Un'astrazione linguistica dai toni freddi", edizioni Montag;

3° PREMIO a Fiorella Franchini per la prefazione a "Il mio cuore è blu" di Lorena Paris, edizioni Archeoares;

MENZIONE D'ONORE a Patrizia Stefanelli per l'introduzione a “Policromie” di Dario Marelli, Kairos edizioni;

MENZIONE D'ONORE a Vittoria Caso per la prefazione a "Fiocchi di neve" di Tiziana Nasta, edizioni Homo Scrivens.


Appuntamento per la consegna dei premi a Benevento, il prossimo 4 giugno. Ulteriori dettagli circa l'ora e la location, saranno forniti per tempo.

lunedì 4 aprile 2022

LE BUONE LETTURE – Dagli Appennini al Tirreno di Lupi & Strinati – Il Foglio Letterario Edizioni.

È fresca di stampa, la raccolta di Poesia in forma di racconto “Dagli Appennini al Tirreno” di Gordiano Lupi & Fabio Strinati, un viaggio tra Piombino e le Marche nell’intento di ridare colore e forza alla bellezza. 



Introdotta dalla raffinata analisi di Alberto Figliolia, la raccolta si presenta suddivisa in due canti. Al primo di Lupi, sottotitolato CANZONE PER PIOMBINO, fa eco il controcanto di Strinati che, con i suoi CANTI MARCHIGIANI, calca l’idea di fondo e dà profondità al credo per una disarmante bellezza, da riadottare tutta.

Nelle pause, tra un’esecuzione e l’altra, fungono da corredo le immagini corali proposte in bianco e nero. Sono le opere fotografiche di Riccardo Marchionni e Massimo Ballanti.

 


Come non lasciarsi prendere dalle voci cristalline e dalle immagini che sembrano riemergere dai versi di questi due poeti! Pur nella loro diversità stilistica, le due voci si completano alternandosi ispirate. Creano un'amalgama convincente, una forma sincera che arriva a toccare la sensibilità del lettore imprimendo un soffio di vitale resilienza.

Sarebbe da ingenui, infatti, pensare che, nell’intento poetico di questi due autori, ci sia soltanto la voglia di una rievocazione nostalgica del panorama passato. Invece, come pure si legge nella prefazione, in questa raccolta vi si condensano le geografie interiori di due artisti. Evidenti i percorsi umani, come ben definita appare la mappatura di due irriducibili mondi. Questi, come stormi di passeracci nero fumo, hanno trovato casa adattandosi agli inevitabili sbalzi del tempo. Così, armati d’un lessico personalissimo e affondando nelle radici dell’armonia e dell’equilibrio, diventano esempio di un mutamento ideale, doloroso ma pur sempre possibile. //“son viventi” come il piccolo pensiero,/ che nel “complesso corpo” s’assembla/ e si trasforma, nell’infinitamente... e.../ perpetuo moto quel mutamento//.

I versi scorrono longevi, evocano atmosfere per ricostruire ponti. Sono fiumi che mettono ai remi terre e tempi. E danno affluenza ad uno spazio temporale che non gode affatto di prospettive nuove, piuttosto propone orizzonti da rivedere, occasioni per osservare con ulteriore cura tutto ciò che riguarda la funzionalità del passato a favore del presente. È lì, intorno al percorso di quei fiumi, che gli autori lavorano da sempre ad arginare i territori umani dall’incuria… a dimostrazione d’un fare resiliente.

E poi vi sono i mari, uniti anch’essi dal saper navigare la parola. Ma non oso aggiungere altro, l’emozione per il viaggio è una garanzia che Lupi e Strinati sanno alimentare già da tempo attraverso la scrittura.