mercoledรฌ 31 gennaio 2024
Esiti del IV Premio internazionale di Poesia "PASSAPAROLA"... pensa, ascolta, scrivi
martedรฌ 23 gennaio 2024
Intervista a Davide R. Colacrai, Premio della Critica "Gabriella Valera Gruber" al XVIII Premio letterario NCC
Colacrai รจ un poeta dallo stile inconfondibile, elegante e sciolto.
Ha cominciato a farsi notare giร dal 2008 tastando il terreno dei Concorsi letterari,
competizioni che gli hanno consentito di collezionare diversi consensi, e non
solo in Italia.
Purtroppo per noi, l’idea di riservare un’intervista a
questo particolare artista non รจ per nulla un fatto nuovo. Di Davide Rocco
Colacrai, infatti, grazie a diverse interviste, recensioni e note biografiche
reperibili in rete, possiamo dire di saperne a sufficienza
e dunque, prima di partire con le domande, ci permettiamo di fare un breve riepilogo:
martedรฌ 16 gennaio 2024
III Premio letterario "Lo Spirito del Natale", le classifiche poetiche
La sera del 15 gennaio 2024, in diretta streamYard su Facebook, si รจ svolta la cerimonia di proclamazione dei Vincitori del Premio letterario "Lo Spirito del Natale", III Edizione.
L'iniziativa รจ stata promossa da LA CASA DEL MENESTRELLO (nella persona del poeta scrittore Domenico Faniello) in collaborazione con l'ASSOCIAZIONE CULTURALE MATERA POESIA 1995
Motivazione a cura di Roberta PlacidaLa poesia, delicata e struggente, trasporta il lettore nella fiaba del Natale visto con gli occhi di bambina: tutto appare piรน grande - “la bambola alta come il mondo”, “l’albero piรน alto del mondo” - e il tempo sembra sospeso “nel gioco interminato di piccoli”. L’autrice interpreta lo spirito del Natale con i sentimenti della nostalgia e della malinconia che pervadono l’intera lirica e che si declinano in immagini raccolte tra i labirinti della memoria e del sogno.
Motivazione a cura di Federico Del MonacoIl ricordo nel rimpianto di giorni perduti ci rammenta di vivere nel presente, traendo dal nostro vissuto tutta la felicitร possibile. Quando la tristezza prenderร posto a tavola porterร momenti difficili perfino da comprendere pienamente. Componimento intenso e originale nell’esprimere l’incapacitร dell’accettazione attraverso il mancato dialogo con la materia. Le consuetudini sopravvivono in nuove lacrime. La fotografia di un dolore non ancora superato.
Motivazione a cura di Stefano BaldinuIn questo testo ben strutturato e suggestivo la poeta Carmen Venturella si รจ data il compito di dare una risposta ad un quesito che ad ognuno di noi almeno una volta si รจ posto: che cosa accade dopo lo scoccare della mezzanotte e il tempo di avvento lascia il posto a quello di Natale? Pare, allora, di osservare l’autrice invitarci a seguirla al di lร di una ipotetica porta a scoprire cosa si celi dietro il mistero del Verbo fatto carne, dell’inverno che ha sostituito l’autunno prendendo possesso della natura. La poeta, grazie ad un dettato che si conserva sicuro dall’inizio alla fine, constata che se in realtร pare non si siano verificati cambiamenti apparenti, “il bimbo รจ ancora bimbo/fra le braccia della madre”, qualcosa รจ mutato, “Palpiti di sogni/prendono forma/nelle anime in pena” o “la gente si incammina lenta/verso le case/e i presepi in attesa”, ovvero una rinnovata speranza che faccia allontanare la croce, il dolore e le violenze, incarnata da una giovane, timida luna postasi, quasi in sostituzione della stella cometa, a guida e richiamo ad una umanitร dispersa in ogni angolo del mondo a riunirsi. Di pregio la chiusa dove il distico risuona come un monito ad ognuno a non lasciare che una speranza rimanga solo tale, ma divenga piena e compiuta certezza.
Motivazione a cura di Alessandra ProsperoLa perdita narrata su preziosa metafora di filigrana, la stessa che ricopre le membra che un dรฌ ci accudirono e ci sostennero. Il tempo che passa inesorabile cambia inevitabilmente anche le fattezze del volto piรน amato, il quale, nel suo incedere verso il Passaggio, diviene specchio, premonizione e sempiterno rimpianto. Deflagrante nella sua compostezza, e per questo struggente, la strofa pentastica iniziale รจ il fulcro del componimento che, in un insospettabile e quasi accennato ribaltamento concettuale, nella perdita dell’archetipo ci offre una chiusa che inneggia alla vita che primigenia ci originรฒ. Perchรฉ, se รจ vero che “Il tempo passa senza chiedere scusa”, come affermรฒ il disegnatore giapponese di manga Jirล Taniguchi, รจ addirittura imprescindibile che chi ci ha preceduto รจ il greco sรชma, "segno" che, come la semantica, dร un significato al nostro andare nel mondo, anche quando non c’รจ piรน chi fu sorgente vitale.
Motivazione a cura di Stefano BaldinuSono versi forgiati nel dolore e nello struggimento quelli della poesia di Grazia Dottore. La poeta dimostra di aver raggiunto piena consapevolezza e maestria nell’utilizzo degli strumenti poetici e umani e una maturitร tale da permetterle di restituirci intatto tutto il dramma di chi subisce la violenza della guerra ed รจ costretto a lasciare, per poco tempo o, forse, per sempre, il proprio Paese natio. Grazia Dottore riesce a farsi della stessa sostanza del protagonista il quale un istante prima di varcare la frontiera della Nazione che lo accoglierร si volta idealmente indietro e rivede, in rapida sequenza, tutto l’orrore, la violenza e lo scempio causati dalla guerra e con un dolore composto, ma allo stesso tempo lancinante, intona un doloroso canto di addio paragonabile, pur in un ambito differente, solo al celebre “Addio monti…” pronunciato da Lucia nel capolavoro manzoniano dei “Promessi Sposi”.
Motivazione a cura di Assunta SpedicatoIn “Ombre” si osservano due distinte proiezioni: la prima implica lo sguardo verso l’esterno, verso l’altro uguale e differente da sรฉ; la seconda, invece, volge all’interno, a raccogliere sfumature nascoste. In entrambe si palesa un’ombra, una figura dal duplice significato la cui scelta evidenzia, insieme ad altri particolari stilistici, le notevoli qualitร espressive dell’autrice. Per un verso lei, idealmente attratta da frammenti sconosciuti di altre vite, si identifica nell’ombra notturna frutto di luce artificiale, per l’altro, l’ombra รจ intesa come un velo impalpabile di tristezza o di malinconia che per pochi istanti cala nell’animo dell’osservatore a opacizzare la luce interiore. Sotto osservazione, con l’ausilio di luci ed ombre, รจ l’ineluttabilitร del tempo. Un tema ricorrente che l’autrice affronta con un linguaggio nitido, e senza mai scadere nel lamento. Aspetti che facendo leva sulle consapevolezze acquisite, restituiscono un agile cambio di prospettiva con significativi spunti di riflessione.