venerdì 15 maggio 2015

Concorso di Poesia “Romolo Liberale”


Sono tantissimi, circa 140, e sono arrivati da tutta Italia e persino da oltre confine i versi inviati per il I concorso di poesia “Romolo Liberale” indetto dall’Associazione Presenza culturale – Amici di Romolo Liberale e dall’Associazione culturale Il Liri...
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PRIMO CONCORSO DI POESIA “ROMOLO LIBERALE”

La chimera - realizzato dagli alunni del
Liceo Artistico "Vincenzo Bellisario"
Avezzano
Il concorso, aperto a tutti, ha lo scopo di rendere omaggio alla memoria di un poeta di profonda sensibilità e di un uomo tenacemente impegnato nelle battaglie per l’emancipazione dei lavoratori e per la promozione della dignità della condizione esistenziale e sociale dell’uomo, sempre e dovunque.
Il premio avrà cadenza biennale e sarà dedicato ai temi del lavoro, del mondo contadino e dell’emigrazione, che più densamente hanno connotato il lavoro, l’impegno, la passione di Romolo Liberale.
http://presenzaculturale.it/



Categoria adulti


1° Classificato Davide Rocco Colacrai (Arezzo), “Il ricordo di chiamarci Africa”
Motivazione: L’eterno cammino negli abissi della condizione esistenziale e sociale dei migranti, percorso con trepidazione dall’autore, si proietta verso orizzonti in cui lo spazio e il tempo perdono i connotati computazionali e attingono il significato di mera figurazione dei sussulti dell’anima.
Il ricordo e il miraggio, la dura realtà e il sogno della terra promessa, che si alimentano di nostalgica malinconia in un approdo disperato, sono squarciati da un pianto di madre, che annuncia una nuova vita.
Compagno inquieto della malinconia, che veste pervasivamente tutti i versi, è il silenzio, che si prospetta come deposito di immagini che colpiscono l’inconscio e toccano le zone più profonde dell’anima, con figurazioni che rappresentano plasticamente il dolore e la speranza.

2° Classificata Assunta Spedicato (Corato-BA), "Odi di frontiera"
Motivazione: La dorsale da cui irradia la poesia è rinvenibile nelle angosce e nelle amarezze che originano da un doloroso dramma sociale, su cui aleggia il sogno della liberazione dal dolore e dalla sofferenza e si scorge, in controluce, un cammino di speranza verso l’ignoto, alla ricerca dell’incantesimo che libera dall’opacità di una condizione umana allucinata dalla disperazione.
I versi sono connotati da uso pervasivo di immagini, analogie, metafore, sinestesie e nella figurazione di sensazioni che lasciano il lettore libero di interpretare e ricostruire la tessitura di parole, pensieri, sentimenti, emozioni.
Alla sonorità della poesia contribuisce la parola semplice, scevra da tonalità roboanti o da intenti meramente esornativi: così i versi risultano scorrevoli e fluenti, pur se con evidenti venature di ermetismo.

3° Classificato Elso Avalle (Alessandria), “La pieve di San Giorgio”
Motivazione: La poesia è una sorta di pellegrinaggio in un mondo quasi mistico, costruito su un gioco inestricabile di memoria e tempo, di reminiscenze e vissuto, in una concrezione di passato e presente, che si rivela nell'esperienza sensibile come un tempo assolutamente soggettivo, soffuso da una malinconia sognante, che prospetta il bisogno ineludibile di ancoraggi sublimi, senza indulgere alla contemplazione compiaciuta del passato.
L’ascolto delle voci della terra, che compongono il quadro articolato di visioni nostalgiche, si protende nelle suggestioni di cose semplici che raffigurano essenze poetiche tinte di malinconica tenerezza.
I versi sono connotati da un connubio perfetto fra linguaggio analitico, strutturato, referenziale, riferito a situazioni più propriamente descrittive, e linguaggio evocativo e allusivo, relativo a momenti segnati da più intensa soggettività.

Menzioni speciali:
Graziano Sia, "I mietitori" (Svizzera); Davide Rodorigo, "Figli della terra" (Avezzano); Nunzio Industria, "Fantasmi vivi" (Napoli); Beatrice Sangermano, "La nuova casa" (Avezzano); Gabriele Andreani, "Quando sbarcai a" (Pesaro). 


Invito Premio Poesia

Il mare, unione tra i popoli
Grafica realizzata dall'artista Vincenzo Corsi
Il mare, unione tra i popoli

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