mercoledì 1 dicembre 2021

#BIODATE/LETTERARIE


È partita già da un po' l'iniziativa #BIODATE/LETTERARIE e, avendola trovata originale oltre che interessante, la si condivide qui a titolo promozionale, con la speranza che altri autori decidano di partecipare all'iniziativa utilizzando l'hashtag indicato per postare sui rispettivi profili Facebook i contributi realizzati. Ma vediamo di cosa si tratta.

Le ricorrenze della data di nascita o morte di vari scrittori e filosofi - che verranno indicati con largo anticipo sotto questo hashtag (#BIODATE/LETTERARIE) - sono uno splendido pretesto per proporre un testo poetico. Il tutto mira non a un fine "didascalico" o, peggio ancora, riassuntivo del pensiero dell'autore considerato di volta in volta, ma l'innesco per esprimere poeticamente un'opera in versi che parta da quella sollecitazione iniziale.

In occasione dell’86° anniversario della morte di Fernando Pessoa
30 novembre 1935- 30 novembre 2021



Contributo di Lucia Guidorizzi

FINESTRA ACCESA NELLA NOTTE
Maestri invisibili operano in noi
Facendo sgorgare conoscenze segrete
Galleggiare insignificanti relitti
Nel mare indifferenziato dell’umanità
Farsi un nulla portatore d’universi
Infiniti mondi ruotano
Danzando nella notte interna
Stelle infiammate di corrusco splendore
Dimenticare il proprio nome
Per diventare tutti i nomi
Orchestrare il molteplice
Restando sconosciuti
Scrivere è obbedire agli antichi maestri
Comprendere che il compimento dell’opera
Richiede fervore distacco devozione silenzio
La luminosa inquietudine migliore del riposo
E’ una finestra accesa nella notte
La Gnosi perfetta e salvifica
E’ compiere un’eucaristia di versi
Disperdere le proprie membra
Nello sparagmòs della Poesia


Contributo di Enzo Santese

L’IO IN POLVERE
Il sé moltiplica effetti e toni
allora l’essere unico a più voci
colora l’ascolto di cromie inattese
Una sola fonte zampilla e genera rivoli
di passione e desideri di bellezza
in scrigni potenti nella custodia
di precetti diretti a rari devoti.
Il rito libera profumi in stanze
accarezzate dall’eco di preghiere
sotto voce nella cripta di un cielo
trafitto da luci ogn’ora fluttuanti.
Arie di mistero e rebus di figure
immobili per stordimento dei sensi
fissità della Sfinge matrice di velami
distesi su parole e azioni del giorno.
Il cuore batte verso punti distanti
con nomi mutanti in polvere fina
la compattezza dell’io reso prisma
di facce plurime in singolare essenza.


Contributo di Silvia Favaretto

LA POETA È UNA FINGITRICE - A Pessoa
Chi ama non conosce veramente ciò che ama,
lo so, Fernando,
me l’hai insegnato tu, o Ricardo o Alvaro.
O forse l’hai insegnato ad Eva, Melissa o Michelle
Che da me vi leggevano
Che in me si agitavano nell’inquietudine dell’amore.
Hai saputo prendere in giro tutti
Prima d’andartene, ridendo.
Ma ti avviso, Alberto mi è sempre rimasto accanto,
m’ha svelato che tu stesso ti confondevi nei contorti
e miseri vicoli del vero,
e che da sempre la tua realtà di conforto
è stata il più vero e quotidiano sogno.


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