Vernissage delle opere in concoso

21:00 del 23 settembre 2018.
Artisti in mostra:
Maria Grazia Bergantino
Marcantonio Bibbiani
Daria BolloCarlo Cammarota
Antonietta D'Alogna
Valentina Di Staso
Antonietta Fragnito
Donatella Intorcia
Svetlana Kutepova
Teresa Lauto
Antonella La Frazia
Emanuele Lemmo
Paola Leonardi
Grazia Luongo
Antonio Magnotta
Angela Marotti
Diego Maffei
Sissy Mihailova
Maria Grazia Napolitano
Maria Antonietta Palmieri
Nicola Porta
Teresa Serino
Gianpiero Silvino
Assunta Spedicato
Diego'$
Imma Villani
Salvatore Zacchino
La mostra d’arte è organizzata dall'Associazione “L’arte in gioco onlus”.
L’associazione ha come obbiettivo la creazione di eventi d’arte per la promozione della cultura del bello convenzionale e non, per far conoscere l’arte sotto ogni sua forma.
Dice la Presidente dell’Associazione, Ivana Botticelli, riguardo alla mostra: “Desiderio e sensibilità: oltre le differenze” perché spesso la diversità, di ogni genere, fa paura alla società soprattutto quando si parla di sentimenti , di sessualità e di disabilità. Non solo disabilità, ma anche diversità (che sia essa di genere, di orientamento sessuale, culturale o religiosa), che tenesse conto del rispetto dell’individualità e specificità di ogni persona. Sono questi i motivi che mi hanno fortemente motivato a realizzare un evento con questa tematica. Perché parlarne attraverso l’arte? Perché l’arte è il mezzo più antico e più efficace nell’esprimere ciò che si ha dentro, non solo per l’artista, ma soprattutto per chi si rapporta con questa “creatura”. Rivedere se stessi in un racconto, emozionarsi davanti un dipinto che parla di noi…
*INTRODUZIONE A CURA DELLA DOTT.SSA DI CARLO MARIA
La tematica “disabilità e sessualità” mette in relazione i mondi della diversità e della sessualità, entrambi quasi sempre negati poiché vissuti come pericolosi, colpevolizzanti, scarsamente controllabili.

E’ in questa dimensione che spesso il “normodotato” si trova in difficoltà nel rapportarsi con un disabile. Il contatto fisico, infatti, che nel mondo del disabile ha una importanza comunicativa fondamentale, è negato dalla nostra realtà culturale, se non in un contatto intimo e/o erotico tra due persone.
La percezione culturale dominante tende a valorizzare la dimensione estetica, l'integrità e la perfezione fisica, efficienza lavorativa: pertanto il disabile, non essendo molto spesso una persona con un corpo e una mente integri, non viene riconosciuto adeguatamente nella propria identità sessuale sociale. Per molti anni, infatti, la sessualità dei disabili è stata negata, repressa o affrontata con atteggiamenti rigidi e “sessuofobici”; molto spesso è stata relegata in un territorio invisibile e di sospensione educativa. Il portatore di handicap, invece, deve essere aiutato e stimolato nella conquista delle proprie potenzialità nel campo affettivo, sessuale, interpersonale, sociale e creativo al fine di poter facilitare l’accettazione della propria diversità.

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