giovedì 6 febbraio 2020

Sogni infranti senza posa - una poesia



Sogni infranti senza posa - Dedicato
(Al giovane Francesco di Molfetta, stroncato in un terribile incidente stradale.)

E viene, a far piangere il mare
una pioggia scura, caduta
da un dentro senza più cielo.

Non erano nubi a evaporare il sole
non c'era vento che asciugasse
il lago chiaro dei suoi occhi.

Tutto s'incendia ora, da quell'ora
che ci ha toccato il fondo, senza ritorno
mentre moriva, sotto il peso della strada
contorto in un ultimo tragitto
che ha dato fuoco alle coscienze.

Sempre si spegne, anche di poco
un po' per volta la naturale luce
nello scorrere le vite presto abbandonate.
Sempre ci si scontra, impreparati
volgendo verso casa
e al compito toccato di vivere le assenze.
Mai restiamo sempre vivi alla promessa,
ancora infrange il patto un urlo d'impotenza.

Ed oggi ritorna a fingersi il sole
scaldando appena il cuore per ribattere dolore
per te che muori, e non lo sai
per chi depone frammenti di speranza
per chi ti sopravvive, e che più non sa
quale sarà la spiaggia dove lasciar morire
in pace e insieme a tutti gli altri
i sogni che vagano per mari
asciutti, a infrangersi senza posa.

A.R.

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