domenica 28 aprile 2019

Intervista a Nicola De Matteo


DI CHI PARLIAMO

NICOLA DE MATTEO

è nato a Palese, un piccolo borgo a nord di Bari. Attualmente è Presidente dell’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo e Presidente della Commissione Cultura del 5° Municipio di Bari. Ha ricoperto dal 2009 al 2014 la carica di Consigliere della Provincia di Bari ed è stato eletto Presidente della Commissione Pubblica Istruzione e cultura per cui ha curato il progetto per i licei denominato: “Educazione alla Lettura”.

De Matteo è ideatore e organizzatore della “Notte Bianca della Poesia” e “Il sapore dei saperi – Percorsi letterari con gusto”. Dalla nota da lui fornita si legge che è autore di due testi teatrali e di ben diciassette libri di cui otto sillogi con Editori diversi. In Serbia, nel 2010, è stato pubblicato Scrivo ancora versi, testo in cirillico con traduzione in italiano di Dragan Mraovic. Ha vinto diversi concorsi letterari nazionali ed è presente in diverse antologie pubblicate in Serbia, Italia, Romania e Polonia. La sua ultima pubblicazione è “Il morso della murena” – FaLvision Editore.


Da questa breve nota biografica si desume una datata passione per attività culturali inerenti la lettura e in particolare per la poesia. Come e quando è nata questa passione?


È accaduta una combinazione simpatica e singolare. Esami di maturità presso l’istituto tecnico Itis di Bitonto. Panico tra gli studenti quando apprendemmo che tra le materie per gli esami orali c’era anche “Italiano”. Già gli “Esami di Stato” all’epoca erano duri, ma quella materia non l’aveva studiata bene nessuno. Dopo un normale imbarazzo iniziale, mi proposi per portare italiano agli orali, tra il tripudio dei miei compagni di classe. Fui l’unico, ovviamente. Per cui studiai ed approfondii gli autori del novecento. Ricordo che rimasi affascinato dalla scrittura in versi e prosa di Cesare Pavese. In pratica comprai tutti i suoi libri della collana economica di Einaudi Editore. Di qui in poi, la passione.

Quali temi hai prediletto trattare? E quali sono gli autori che ritieni abbiano influenzato questa tua passione?

Mi sono molto interessato al tema del viaggio, del dubbio, della valenza della poesia, del silenzio, dell’amore. Cerco nella poesia un mezzo per decifrare il mondo. La creazione poetica viaggia lungo un filo sottile tra cronaca e narrazione, tra stati d’animo e testimonianza. Inoltre, sono tanti che hanno influenzato la mia passione per la scrittura. Leggo molto. Dopo Pavese, mi sono innamorato del modo di porgere il racconto da parte dello scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel per la letteratura nel 1982. Tra i poeti che amo in maniera particolare ci sono il cileno Pablo Neruda – Nobel nel 1971 – e l’argentino di Buenos Aires Jorge Luis Borges. In questo periodo mi sto interessando alla scrittura di Kazuo Ishiguro, un raffinato e poliedrico scrittore britannico di chiare origini giapponesi a cui è stato assegnato il premio Nobel della letteratura nel 2017. Il suo romanzo più celebre è “Quel che resta del giorno”, da cui è stato tratto un celebre film.


Ci faresti dono di una tua poesia che esprima i caratteri del tuo stile?

DEL DESIDERIO
m’appariva estremamente femminile
 e mi metteva allegria
quel tuo gesto di lisciare i capelli dietro la nuca
inclinando il capo verso la spalla sinistra

forse un bisogno di tenerezza
che inseguiva le ragioni dell’esistere
oppure il senso discreto di pudore
all’incrociare gli sguardi
come lame taglienti

riconoscevo quegli occhi da gattina vanitosa
e rimanevo sempre appeso ai miei dubbi
con il desiderio che nella pancia ribolliva
e col senso dell’inganno nel cuore

tratto da DOVE LO SGUARDO SI PERDE – Secop Editore

Scriveresti una nota su questa poesia?

Ci sono immagini semplici ma dal forte impatto emotivo. Valorizzato è il tema della “poetica dello
sguardo” molto cara al francese Bernard Noël, quel guardare per scoprire cosa c’è oltre le cose che si osservano per poi riuscire a codificare il visibile per distinguerlo dall’invisibile. Di qui anche l’incantamento e l’ansia di scoprire il sé che nelle viscere si annida e non solo nel cuore. Lo sguardo come un viaggio interiore con i suoi dubbi e le rare certezze, mentre la mente vacilla avvolta dal gorgo dei mille e più “perché”.  Ed ecco che lentamente si fa avanti il dubbio e nel suo elogio si scopre o si riscopre (se volete) quel senso di “responsabilità” di weberiana memoria. Proprio quel dubbio che mette a nudo le nostre fragilità. Quindi il disincanto. Quindi la solitudine. Quindi il desiderio profondo e autentico di “vivere”.



Sei l’ideatore e l’organizzatore della nota rassegna poetica “NOTTE BIANCA DELLA POESIA” che sta per andare in scena per il nono anno consecutivo nella città pugliese di Giovinazzo, ci sveli come è nata l’idea? Ce ne illustri lo svolgimento?

La genesi dell’evento “Notte Bianca della Poesia” è da ricercare nel mio impegno come pubblico amministratore della ex Provincia di Bari – oggi Città Metropolitana di Bari – nell’anno 2011. L’incontro con tanti uomini e donne di cultura mi portò a considerare che nel panorama letterario italiano mancava un format dedicato alla poesia che potesse unire in un unico giorno (data fissa il 23 giugno – la notte di San Giovanni) tanti poeti provenienti da città ed esperienze differenti. Poi ai poeti italiani si sono aggiunti raffinati poeti provenienti da Serbia, Grecia, Romania e Polonia. Insomma una scommessa interessante che, da pubblico amministratore e appassionato di poesia, volli fare nel prestigioso Colonnato della Provincia di Bari. Fu un successo. Dal 2015 abbiamo dovuto spostare la “Notte Bianca della Poesia” – giunta alla nona edizione – nella splendida ed accogliente cittadina di Giovinazzo.



Risulta che lei sia stato ed è giurato in alcuni premi letterari, tra i quali il Premio Letterario dell’Associazione Culturale “NAPOLI CULTURAL CLASSIC”, giunto alla sua XIVª edizione, ci parli di questa sua esperienza.

Da un punto di vista organizzativo la ritengo eccellente per le modalità tecnologiche con cui il Premio è stato portato avanti. Le relazioni e gli approfondimenti su internet e a mezzo mail si sono rivelati vincenti. Come giurato non mi sono affaticato più di tanto, come in tanti altri concorsi letterari, grazie al virtuoso coordinamento che mi ha trasmesso serenità di lettura e di giudizio. Non vi nascondo che ho intenzione di mutuare questa modalità esperenziale in altro premio letterario che ho l’onore di presiedere. Anche i componimenti poetici e i racconti brevi sono stati da me molto apprezzati. Probabilmente anche grazie ad una responsabile “scrematura” effettuata dal coordinamento del concorso. Insomma, un’esperienza positiva.


Vista la sua capacità di dare spazio a più voci presenti nel panorama poetico, ci può dare un’anticipazione sulla prossima edizione della “NOTTE BIANCA DELLA POESIA”?

Siamo nella fase organizzativa più difficile. Dobbiamo chiudere diverse situazioni contrattuali di un certo rilievo. Devo comunque ammettere che l’apporto del nuovo Direttore Artistico della Notte Bianca, il Prof. Gianni Antonio Palumbo, ha dato uno scossone alla qualità del format letterario. Sta infatti selezionando i circa trecento poeti che interverranno con spirito abnegativo di rilievo. Anche quest’anno avremo il “Certamen Lauriferum” per i migliori 5 giovani poeti. Come novità ci sarà la “Sfida al Parnaso” tra poetesse. Confermati i “corner” poetici delle Associazioni culturali. La Nazione ospite della Notte Bianca della Poesia sarà la Spagna a cui si affiancherà la Polonia. Interverrà il noto poeta spagnolo José María Micò accompagnato da Marta Boldú. Di tanto devo ringraziare la Prof. Laskaris e la casa Editrice Stilo. Infine l’ospite di questa nona edizione sarà il noto attore teatrale Gerardo Placido che leggerà alcuni passi significativi di poeti italiani ed esteri. Insomma una “Notte” stellare tutta da vivere nel segno alto della poesia. Vi aspetto il 23 giugno prossimo a Giovinazzo.



Segniamo dunque in agenda la data del 23 giugno e salutiamo augurando al signor Nicola de Matteo un’ottima riuscita della manifestazione.

a cura di Assunta Spedicato.




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