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A cura di
GABRIELLA SERRONE
Un emozionante connubio di note e versi ha acceso ufficialmente i riflettori sulla settima edizione della Notte Bianca della Poesia, kermesse frutto dell'energia creativa dell'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, del supporto del Comune di Giovinazzo e della collaborazione con l'Associazione Regionale Pugliesi a Milano, presieduta da Agostino Picicco.
Nella sua anteprima di ieri sera in Sala Marano, condotta dalla speaker di Canale 100, Laura Palasciano, tanti sono stati i momenti piacevoli riservati al pubblico. Tra questi, il concerto della giovane e talentuosa Brass Ensemble "Il Cenacolo", che nel suo inno alla musica e con la sua carica travolgente, anche merito della direzione del Maestro Salvatore Barile, ha coinvolto la platea a suon di jazz, blues, swing, non dimenticando alcuni dei capolavori intramontabili del repertorio classico.
Cinque le esibizioni con cui gli straordinari ragazzi della formazione composta da trombe, tromboni, tube e percussioni, quasi tutti tra i 12 ed i 24 anni e provenienti dall'indirizzo musicale dalla Scuola Media "Monterisi" di Bisceglie, hanno incantato il pubblico. Sin dall'inizio, con le energiche "Eye of the Tiger" e "Rocky", proseguendo con l'omaggio a Nino Rota del "Tema di Gelsomina" e del "Tema di Otto e Mezzo" o con le ritmate "Can't take my eyes over you" e "Bohemian Rhapsody", passando per la versione da brivido di "Georgia on my mind", riarrangiata dall'eccezionale trombettista Giuseppe Todisco, e terminando "My way" e "What a wonderful world" si è creata una sintonia speciale tra il gruppo e gli spettatori, rapiti dalla passione con cui hanno eseguito brani ed improvvisazioni.
La carica poetica percepita attraverso la loro musica è proseguita nella declamazione di versi diGiuseppe Francavilla. L'attore ha letto con trasporto alcune delle poesie tratte dalla raccolta "Ubriaco di vita. I miei giorni" della poetessa biscegliese Assunta Spedicato e dal libro "Religioso silenzio" della molfettese Maria Addamiano, entrambe presenti ed estremamente grate a Francavilla per aver dato vita ai loro versi con la sua intensa interpretazione.
Un'atmosfera delicata e romantica, creata anche dalla bella voce di Federica Monte, che ha cantato a cappella "La vie en rose" e "Il cielo in una stanza", due brani resi celebri ed immortali proprio dalla forza poetica del testo e della musica.
«Sia la poesia che la musica riescono a combinare elementi che creano il bello – ha affermato il Vicesindaco Michele Sollecito, intervenuto al posto di Tommaso Depalma, impegnato a Guastalla per rappresentare Giovinazzo -. È significativo – ha concluso – che questo bello trovi espressione prima di tutto in questo edificio, che è stato rivalutato e restituito alla comunità».
«Delle sette edizioni, questa è senza dubbio la migliore che abbiamo organizzato – ha dichiarato con soddisfazione Nicola De Matteo, Delegato all'Istituto Vittorio Emanuele II e Presidente dell'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo -. Domani nei cinque luoghi del percorso rispetteremo il silenzio che fa da sfondo a questo centro splendido storico, lasciando che siano i poeti i soli a sussurrare parole».
La «contaminazione», come l'ha definita proprio De Matteo, attraverso il flusso propulsore che parte della poesia, è appena iniziata. Si diffonderà stasera e pervaderà il centro storico, luogo che naturalmente custodisce la vocazione della città alla bellezza dell'arte e della cultura.
Negli scatti di Marzia Morva alcuni dei momenti più intensi della serata.
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